Con Sungrit lavora un ragazzo del Mali, il suo nome è Mamhadou.
Lui è stato mio alunno e negli anni scolastici propose di fare nella mia azienda il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), la vecchia alternanza scuola-lavoro, cioè una esperienza nelle aziende per provare le proprie competenze.
Noi tutti fummo colpiti dalla sua bontà.
Ho visto di recente il film ‘Io capitano’ di Garrone e ho riparlato con lui del suo viaggio a 15 anni dal Mali all’Italia.
Lui preferisce non parlarne, perché in lui si risvegliano sentimenti molto duri.
Il suo percorso di crescita continua qui con noi: si è radicato nella nostra realtà, ha comprato una macchina.
I colleghi mi dicono: hai fatto un’opera buona, io ripeto loro: “No, ho colto un’occasione”.
Mamhadou è un valore aggiunto per noi, ci insegna correttezza, capacità di silenzio, gentilezza, educazione, ci insegna ogni giorno e insegna agli altri operai che si può affrontare ogni giorno col sorriso.
Tra un po inizierà il ramadan: gli ho suggerito di riposarsi se qualche giorno è in difficoltà, di lasciare il posto di lavoro e tornare a casa se si sente debole. Ad Allah lui è grato e noi siamo grati a lui.
Il prof